Siamo a Napoli nel 1943 due settimane dopo l'armistizio: Anna si reca su ordine del padre ferroviere alla spiaggia di Chiaia dove alcuni Assetati stanno dissalando l'acqua del mare. Da questo momento la storia di Anna ci fa entrare in un tableau vivant di persone e luoghi trascinandoci dal mezzanino della Casa dell'Acqua in cui vive fino a Bagnoli, diventata la base americana, trasportandoci in un tempo sospeso in attesa della fine della guerra. Un tempo durante il quale la giovane Anna cresce affrontando la grande sete di tutta la città che manca di acqua da quando i tedeschi in fuga fecero saltare l'acquedotto ma soprattutto affrontando la sua grande sete personale di conoscenza con quel coraggio che Kenneth il suo "ragazzo americano" le aveva suggerito di trovare. Coraggio che Anna ritrova alla fine della guerra quando riabbraccia colui che da sempre gliene aveva insegnato il valore mentre tutto intorno a lei cambia. Escono così dalla storia per risuonare nel ricordo di 'lovely' Anna, il mezzanino della Casa dell'Acqua o del Miracolo, i vicini condomìni un po' amici un po' nemici, le colleghe di lavoro alla base americana, le quattro giornate di Napoli, l'eruzione del Vesuvio, la casa in Oklahoma.