
Gina
La storia di Gina qui narrata è vera, ambientata nella Milano del Novecento tra le due guerre. L’autrice affonda ancora le mani della memoria nelle vite delle donne della sua famiglia, come ha già fatto con il suo primo lavoro letterario dal titolo Due patrie (2020). E ancora una volta mette in scena la vita di un’ostetrica, di chi aiuta altre donne nella fatica di mettere al mondo nuove creature che poi devono crescere e a loro volta affrontare le fatiche del vivere. «Noi siamo vive. Non li dimentichiamo i nostri morti, ma bisogna pensare ai vivi e anche noi siamo vive». Gina si ripeteva spesso queste parole. Le aveva dette un giorno Agnese, una delle donne gravide che lei, levatrice, assisteva. Uno sguardo addolcito dalla gravidanza e i tratti del viso segnati dal dolore e dai lutti. Parole che l’avevano scossa, come un monito.