
Marco Calibani ha un buon lavoro, una fidanzata, parenti e amici. E una sessualità esuberante. Pagina dopo pagina, ci racconta con ascetica minuzia i suoi incontri e le sue frustrazioni rivelandosi pochissimo dotato degli attributi classici della mostruosità. Ma c'è qualcosa di pericoloso nel modo che Calibani ha di parlare di cibo, di corpi, di affetti. La sua mostruosità si nasconde proprio lì: nelle parole con cui nomina e valuta le persone e le cose. Qui, ne Il mostro, si narrano le peripezie erotiche di Marco Calibani, giovane assistente universitario che nell’assenza di sentimento e nel dinamismo del corpo trova i binari su cui far correre la sua vita. Un American Psycho ambientato in Lomellina, composto di una prosa rapida e acuta, che rispecchia in pieno lo spirito letterario dei tempi che furono, anni in cui si guardava con interesse e ammirazione agli scrittori dell’antologia Gioventù cannibale.