
Omicidio all'hotel San Martino
L'ispettore Passalà è un sessantenne di origini siciliane trapiantato a Tirano, in Valtellina. Solo e meticoloso, timido e malinconico, ma con le grandi passioni della Juventus, del cinema, della letteratura, della musica classica e dei sigari Garibaldi. Gestisce i casi che gli capitano con la calma e la pazienza di chi ne ha già viste tante. L'omicidio di una donna nell'hotel centrale della cittadina alpina - in cui non capita quasi mai nulla - è il suo primo caso veramente eclatante. Durante l'indagine conoscerà vizi e virtù di molta gente della realtà di frontiera, ma incontrerà anche diversi pittoreschi personaggi venuti da fuori. Nel racconto il giallo si mescola all'ironia ed alla fatalità della vita. Nello splendido scenario valtellinese si muove quindi un ispettore atipico, che sembra provenire da un'altra epoca, e che, in ultimo, riesce anche a provare una certa comprensione per il colpevole.