Milleottocento giorni in collegio
Dai vivaci anni ’30 del secolo scorso, pieni di speranze e di progetti, ai bombardamenti di Vicenza del 1943-1944 ai sei anni passati all’orfanotrofio della città di Schio a Santorso: l’autobiografia di Annamaria Parise accompagna attraverso una narrazione, intima e puntuale, nei luoghi e ricordi dell’infanzia. L’autrice, oggi ottantenne, racconta con ironia e vivacità uno spaccato di vita vicentina prima, durante e dopo la guerra e degli anni passati in collegio. Con un occhio particolare all’industriosità dei vicentini alle prese con vicende collettive di un’epoca difficile. Da non dimenticare. "Noi bambini eravamo nati con la guerra; essa e le sue privazioni erano il nostro pane quotidiano, ogni innocente gioia era adombrata dalla penuria, dalla paura, dai lutti, dai bombardamenti, come quello che uccise il mio papà. Eravamo bimbi cui, forse, era stata promessa la felicità, ma che vivevano un presente di consapevole rassegnazione. Non versai una lacrima e forse anche mia nonna mi fu grata per questo”.
Villa Rossi
Schio