Il Gattopardo
Siamo in Sicilia, all'epoca del tramonto borbonico: è di scena una famiglia della più alta aristocrazia isolana, colta nel momento rivelatore del trapasso di regime, mentre già incalzano i tempi nuovi (dall'anno dell'impresa dei Mille di Garibaldi la storia si prolunga fino ai primordi del Novecento). Accentrato quasi interamente intorno a un solo personaggio, il principe Fabrizio Salina, il romanzo, lirico e critico insieme, ben poco concede all'intreccio e al romanzesco tanto cari alla narrativa dell'Ottocento. L'immagine della Sicilia che invece ci offre è un'immagine viva, animata da uno spirito alacre e modernissimo, ampiamente consapevole della problematica storica e politica contemporanea.
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Recensioni
Clara Toninelli
18 maggio 2023
Il Gattopardo
Sicilia 1860, va in scena la decadenza di una famiglia nobile al tempo del trapasso dal regno borbonico a quello sabaudo. Niente potrebbe sembrare più barboso. Invece la distinzione, la malinconia, la noncuranza di don Fabrizio, persino la sua arroganza, ci tengono prigionieri del romanzo. La passione fra l'amato nipote Tancredi e la bella Angelica non sono che un diversivo rispetto al cuore del libro, che batte sul tema dello scorrere del tempo e dell'accettazione del cambiamento e della morte.