Viaggio nel Fucino
“Comete – Scie d’Abruzzo” è una collana di letteratura di viaggio che che riguarda l’Abruzzo. "Viaggio nel Fucino" in un racconto di metà Ottocento inaugura la nuova collana di abruzzesistica della Ianieri Edizioni, e si incastona nell’ampio e pregiato mosaico letterario che ricostruisce la storia d’amore tra Alexandre Dumas e l’Italia. Alexandre Dumas visitò il Fucino nel pieno della imponente opera di prosciugamento del terzo lago più grande d’Italia, avviata nel 1862 per volontà del principe Alessandro Torlonia e definitivamente completata nel 1877. Il Fucino era già stato oggetto delle attenzioni dell’imperatore Claudio, che ne aveva abbassato il livello delle acque, e di Traiano e Adriano. Nessuno, neanche Federico II nel 1239, era riuscito a disseccare il lago prima dell’iniziativa del 1862. Questa parte del viaggio dumasiano costituisce quasi un racconto nel racconto. Lo scrittore d’oltralpe, che non dimenticò di inserire i grandi nomi che fecondano lo spazio storico e culturale dell’Abruzzo interno, affiancando Ovidio al già citato Mazzarino, attribuì alla regione un fascino inequivocabile, non privo di una potenza selvaggia, che l’impresa ingegneristica del Fucino, espressione di una modernità ruggente, doveva finalmente restituire al progresso tecnologico e civile. Per Dumas si tratta, infatti, di «un’opera che l’antichità, se avesse saputo compierla, avrebbe chiamato l’ottava meraviglia del mondo».