Salvo D'Acquisto
Con scrupolosa fedeltà storica e avvincente impianto narrativo si snoda la straordinaria vita di Salvo D’Acquisto (1920-1943), il giovane Vicebrigadiere dei Carabinieri che scelse di assumersi la responsabilità di un presunto atto di sabotaggio, da lui non commesso, contro alcuni soldati tedeschi. Offrendo così la propria vita in cambio di quella di ventidue ostaggi condannati a morte. Con una prosa fluida, a tratti commovente, Rita Pomponio traccia un profilo fino ad oggi sconosciuto del carattere di Salvo D’Acquisto. Aggiungendo episodi significativi e inediti, sia della famiglia che dell’infanzia del piccolo Salvo, nonché della grande religiosità che contraddistinse la sua breve esistenza. Uno studio psicologico che esula dalla figura dell’eroe, ma riporta il grande spessore umano di questo giovane, non privo di forza e determinazione, ma anche di incertezze e di angosce. L’innato senso di responsabilità e i numerosi gesti di altruismo, compiuti spesso a scapito della propria incolumità, portano a comprendere appieno il significato del suo ultimo grande gesto di carità cristiana. Il ventitreenne Vicebrigadiere D’Acquisto fu ucciso alle ore 17,15 del 23 settembre 1943. Neppure di fronte alla morte aveva rinnegato la sua divisa, né fatto vacillare la propria fede in Dio. Anche in questo frangente, come in tutta la sua vita, senza cercare scorciatoie, aveva percorso fino in fondo la difficile strada maestra. Nel 1945 fu insignito della medaglia d’oro al valor militare e, nel 1983, la Chiesa, dopo accurate indagini sulla sua fama di martire cristiano, diede avvio alla Causa di beatificazione.